In una notte di temporale, Paolo viene ospitato in un ostello solitario, un luogo al limite del surreale in cui regole e convenzioni sociali risultano bizzarre, se non al limite dell'inverosimile; un luogo, inoltre, dal quale una volta entrati, è estremante difficile fuggire... Le minacce non sono fisiche, quanto piuttosto psicologiche ed emotive e tanto pericolose quanto affascinanti. Sessualità, attrazione e amore, unitamente al desiderio di prevalere sugli altri vincendo su un ring che regala vittorie di Pirro, sono catene invisibili ed indissolubili da cui l'uomo, strumento inconsapevole della propria prigionia, non può liberarsi, pena l'esilio dalla società umana. Un racconto kafkiano, che a tratti ricorda Il "Castello" e a tratti, "America", la Pioggia è un racconto di formazione al contrario dai toni espliciti ed ironici.