Nato a Librizzi, Nino D’Amico ha trascorso in questo paese la sua infanzia e la sua giovinezza, nella casa di campagna e a contatto diretto con la natura, dove ha coltivato sogni, miti, fantasmi e illusioni propri dell’età infantile, che hanno contribuito, in maniera determinante, a plasmare la sua personalità e identità umana, rivelandosi, anche nell’età adulta del Nostro, fonte inesauribile di ispirazione poetica.
Trasferitosi nella vicina Patti, ha esercitato in questa città la professione di insegnante elementare, che ha sempre praticato ed espletato come una forma di missione educativa e di magistero propri di un vero maestro di vita e di umanità.
Sensibile ai valori della cultura, si è dedicato, in modo particolare, alle tematiche didattico-pedagogiche, senza trascurare però la filosofia, la letteratura e la storia. Ma la sua passione primaria e il suo interesse specifico si sono focalizzati sulla storia patria, che il nostro autore ha studiato attraverso un’indagine scientificamente fondata, problematizzante e suscitatrice di riflessioni critiche e di accesi dibattiti tra gli studiosi.
Ha applicato all’investigazione della storia delle comunità nebrodensi il metodo scientifico adottato dagli storici di professione per la macrostoria e, specificamente, il principio vichiano dello scire per causas, analizzando puntualmente le cause profonde, gli aitia degli eventi, come direbbero gli storici greci, che, intrecciandosi e stratificandosi, determinano nella loro interazione il verificarsi dei processi storici.
Tra le opere più significative scritte da Nino D’Amico su questo versante, uno studio sulla storia, le tradizioni e le attività economico-sociali di Librizzi, e un ponderoso volume intitolato La Sicilia è l’Italia al superlativo, in cui si sofferma a spiegare, con ricchezza di argomentazioni e disquisizioni, i fenomeni politici, sociali ed economici e, soprattutto, i fattori che sono all’origine della migrazione delle varie popolazioni e che determinano la genesi della toponomastica e dell’onomastica delle nostre comunità.
Trasferitosi nella vicina Patti, ha esercitato in questa città la professione di insegnante elementare, che ha sempre praticato ed espletato come una forma di missione educativa e di magistero propri di un vero maestro di vita e di umanità.
Sensibile ai valori della cultura, si è dedicato, in modo particolare, alle tematiche didattico-pedagogiche, senza trascurare però la filosofia, la letteratura e la storia. Ma la sua passione primaria e il suo interesse specifico si sono focalizzati sulla storia patria, che il nostro autore ha studiato attraverso un’indagine scientificamente fondata, problematizzante e suscitatrice di riflessioni critiche e di accesi dibattiti tra gli studiosi.
Ha applicato all’investigazione della storia delle comunità nebrodensi il metodo scientifico adottato dagli storici di professione per la macrostoria e, specificamente, il principio vichiano dello scire per causas, analizzando puntualmente le cause profonde, gli aitia degli eventi, come direbbero gli storici greci, che, intrecciandosi e stratificandosi, determinano nella loro interazione il verificarsi dei processi storici.
Tra le opere più significative scritte da Nino D’Amico su questo versante, uno studio sulla storia, le tradizioni e le attività economico-sociali di Librizzi, e un ponderoso volume intitolato La Sicilia è l’Italia al superlativo, in cui si sofferma a spiegare, con ricchezza di argomentazioni e disquisizioni, i fenomeni politici, sociali ed economici e, soprattutto, i fattori che sono all’origine della migrazione delle varie popolazioni e che determinano la genesi della toponomastica e dell’onomastica delle nostre comunità.