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Il mio lavoro si intitola “La porta del tempo” e mescola passato e presente in modo volutamente assurdo ed incredibile. La storyline che ho pensato può apparire plausibilmente strana. La prima parte del racconto è ambientata nel 280 a.C. a Norchia, dove conosceremo Velthur, mercante ed ex-oplita e la sua famiglia composta dalla figlia Elinai, dalla moglie Tlesnei e dai suoi servi, tra cui Arnth e suo figlio Thanchvil. Le vicende che tratto in questa parte si snodano nel drammatico scenario della conquista di Roma, in un’Etruria che ho immaginato sconvolta dalla sconfitta di Sentino, quindici…mehr

Produktbeschreibung
Il mio lavoro si intitola “La porta del tempo” e mescola passato e presente in modo volutamente assurdo ed incredibile. La storyline che ho pensato può apparire plausibilmente strana. La prima parte del racconto è ambientata nel 280 a.C. a Norchia, dove conosceremo Velthur, mercante ed ex-oplita e la sua famiglia composta dalla figlia Elinai, dalla moglie Tlesnei e dai suoi servi, tra cui Arnth e suo figlio Thanchvil. Le vicende che tratto in questa parte si snodano nel drammatico scenario della conquista di Roma, in un’Etruria che ho immaginato sconvolta dalla sconfitta di Sentino, quindici anni prima, e in irreversibile decadenza. Ho provveduto solo a ricrearmi uno scenario storico ove far muovere personaggi di fantasia. Mi scuso anticipatamente se nel mio lavoro, per quanto riguarda questa parte, fossero presenti imperfezioni ed incongruenze storiche. In effetti questo testo non ha alcuna pretesa di precisione storico-culturale; ho cercato, ad ogni modo, di rimanere il più attinente possibile agli studi effettuati sulla vita e sulla cultura etrusca.La seconda parte del racconto è ambientata nell’epoca contemporanea e getta uno squarcio sulla vita quotidiana di chi ha scelto la via della valorizzazione e tutela dei beni storico-archeologici. Il contesto storico lo conosciamo bene, è l’Italia di oggi con le sue gioie e i suoi dolori. Nel 2012 conosceremo Giulia, guida turistica della necropoli di Norchia con il peso dell’affitto da pagare e sempre meno persone disposte ad investire in cultura. Vedremo come la sua storia si intrecci con quella di Gabriele, brillante impiegato di banca, senza pensieri per il futuro.