Questo libro è un'occasione imperdibile per tutte quelle persone appassionate e attratte dal tema dell'origine umana.
È una lettura succulenta per gli assetati di saggistica e poesia.
È un banchetto prelibata per gli amanti di letteratura erotica e descrizioni paesaggistiche.
È un momento emozionante per gli affamati di grandi viaggi, pieni d'ignoto, alla scoperta del Mondo originale.
La nascita di Dio, della maternità e della paternità, dell'erotismo, del sesso, del potere, del bene e del male: questi e altri sono i temi presenti ne "La prima storia del Mondo".
Un romanzo che rappresenta il passaggio dalla scimmia all'essere Umano, attraverso storie e vicende di scimpanzé antropomorfi, nostri antichissimi antenati, fotografati nel momento in cui incontrano - primi nella storia - la tecnica, il linguaggio, le riflessioni, le emozioni e molti altri aspetti che li renderanno - centinaia di migliaia di anni dopo - esseri Umani.
Il libro prende le mosse dalla famosa scena di "2001 odissea nello spazio", dove uno scimmia scopre il vantaggio del pollice opponibile, afferrando un osso. Da quel momento la vicenda umana si distacca da quella prettamente animale.
In questo libro si narra invece di uno scimpanzé antropomorfo (Gennaro) che, in un'epoca remota, afferrò un bastone e lo utilizzò in base alle necessità - frollare la carne, sbriciolare le radici, rompere frutti dai duri gusci et - questi di conseguenza fu il primo ingegnere e inventore del mondo. Successivamente lo stesso utilizzò la sua neonata invenzione (il bastone) per rubare il cibo agli altri, quindi egli divenne anche il primo ladro armato della storia. Avvenne poi che un altro scimpanzé (Ugo) decise di collaborare con il primo, questi due insieme furono il primo regime armato del pianeta. Da quel momento gli eventi evolveranno fino alla formazione dei primi due popoli mai esistiti: uno fondato sulla prevaricazione sul prossimo (i Calpestati) e l'altro sulla collaborazione con il prossimo (i Floreali). Sarà proprio nella crescita di questi due popoli che si assisterà allo sbocciare di quei molteplici aspetti umani, puri e genuini in quanto originali, già menzionati sopra: la violenza, il sesso, l'amore e l'odio per il prossimo, il potere et.
Il testo non può e non vuole essere un'ipotesi scientifica, perché è assurdo che in un tempo di 150 anni (quale è il tempo di questa storia), possano avvenire tutti i progressi e le evoluzioni presentati nel racconto. Verosimile è invece l'ipotesi che le singole conquiste e consapevolezze (l'approccio al linguaggio, la scoperta del fuoco, del sesso e delle singole scoperte tecniche -lancia, bastone, capanna et-) siano avvenute in modo analogo o simile a come è narrato ne "La prima storia del Mondo".
È una lettura succulenta per gli assetati di saggistica e poesia.
È un banchetto prelibata per gli amanti di letteratura erotica e descrizioni paesaggistiche.
È un momento emozionante per gli affamati di grandi viaggi, pieni d'ignoto, alla scoperta del Mondo originale.
La nascita di Dio, della maternità e della paternità, dell'erotismo, del sesso, del potere, del bene e del male: questi e altri sono i temi presenti ne "La prima storia del Mondo".
Un romanzo che rappresenta il passaggio dalla scimmia all'essere Umano, attraverso storie e vicende di scimpanzé antropomorfi, nostri antichissimi antenati, fotografati nel momento in cui incontrano - primi nella storia - la tecnica, il linguaggio, le riflessioni, le emozioni e molti altri aspetti che li renderanno - centinaia di migliaia di anni dopo - esseri Umani.
Il libro prende le mosse dalla famosa scena di "2001 odissea nello spazio", dove uno scimmia scopre il vantaggio del pollice opponibile, afferrando un osso. Da quel momento la vicenda umana si distacca da quella prettamente animale.
In questo libro si narra invece di uno scimpanzé antropomorfo (Gennaro) che, in un'epoca remota, afferrò un bastone e lo utilizzò in base alle necessità - frollare la carne, sbriciolare le radici, rompere frutti dai duri gusci et - questi di conseguenza fu il primo ingegnere e inventore del mondo. Successivamente lo stesso utilizzò la sua neonata invenzione (il bastone) per rubare il cibo agli altri, quindi egli divenne anche il primo ladro armato della storia. Avvenne poi che un altro scimpanzé (Ugo) decise di collaborare con il primo, questi due insieme furono il primo regime armato del pianeta. Da quel momento gli eventi evolveranno fino alla formazione dei primi due popoli mai esistiti: uno fondato sulla prevaricazione sul prossimo (i Calpestati) e l'altro sulla collaborazione con il prossimo (i Floreali). Sarà proprio nella crescita di questi due popoli che si assisterà allo sbocciare di quei molteplici aspetti umani, puri e genuini in quanto originali, già menzionati sopra: la violenza, il sesso, l'amore e l'odio per il prossimo, il potere et.
Il testo non può e non vuole essere un'ipotesi scientifica, perché è assurdo che in un tempo di 150 anni (quale è il tempo di questa storia), possano avvenire tutti i progressi e le evoluzioni presentati nel racconto. Verosimile è invece l'ipotesi che le singole conquiste e consapevolezze (l'approccio al linguaggio, la scoperta del fuoco, del sesso e delle singole scoperte tecniche -lancia, bastone, capanna et-) siano avvenute in modo analogo o simile a come è narrato ne "La prima storia del Mondo".
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