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QUESTO LIBRO È A LAYOUT FISSO
Questa commedia, scritta nel 1893 e rappresentata per la prima volta a Londra nel 1902, vede il confronto – scontro tra due figure femminili. Da un lato, la signora Warren, nata in un contesto di indigenza, dove la lotta per la sopravvivenza porta a scegliere tra un lavoro onesto e umiliante e la pratica illecita, ma proficua del meretricio, che le permette di divenire, col tempo, ricchissima proprietaria di diverse ‘case’. Dall’altro, la giovane Vivie, che grazie al denaro materno, di cui ignora la provenienza, consegue una laurea in matematica e si fa…mehr

Produktbeschreibung
QUESTO LIBRO È A LAYOUT FISSO

Questa commedia, scritta nel 1893 e rappresentata per la prima
volta a Londra nel 1902, vede il confronto – scontro tra
due figure femminili. Da un lato, la signora Warren, nata in
un contesto di indigenza, dove la lotta per la sopravvivenza
porta a scegliere tra un lavoro onesto e umiliante e la pratica
illecita, ma proficua del meretricio, che le permette di divenire,
col tempo, ricchissima proprietaria di diverse ‘case’.
Dall’altro, la giovane Vivie, che grazie al denaro materno, di
cui ignora la provenienza, consegue una laurea in matematica
e si fa strenua sostenitrice di un’etica professionale che
non conosce compromessi.
Quando ella scopre la reale professione della madre, lo
scontro diviene inevitabile. Fino a che punto è possibile una
riconciliazione tra chi ritiene prioritari l’onestà e il rispetto
di se stessi e chi mai potrà rinunciare al lusso e alla totale
sottomissione all’imperio di una logica capitalistica?
In tutto questo, un coacervo di personaggi minori: dal vizioso
baronetto George Crofts, al candido intellettuale Praed,
allo sfrontato e ambizioso Frank, che, pur rimanendo
di sfondo rispetto alle due figure femminili, permettono
all’autore di scandagliare ogni aspetto dell’animo umano.
George Bernard Shaw (1856 - 1950), scrittore, linguista e critico
musicale irlandese, vinse il Premio Nobel nel 1925. Tra
le sue opere teatrali, Le case del vedovo (1892) e L’uomo del destino
(1896), tra i saggi, Il wagneriano perfetto (1898).