Prima edizione integrale (in precedenza ne furono pubblicati soltanto alcuni parziali stralci) della traduzione del Monti della "Pucelle d'Orléans", celebre poema eroicomico in decasillabi di Voltaire, ove la figura di Giovanna d'Arco è impietosamente dissacrata e tolta a pretesto per una feroce satira anticlericale. Opera tanto farraginosa e discontinua quanto ammirata a suo tempo da alcuni dei massimi scrittori europei (tra cui Goethe stesso), essa stravolge deliberatamente lo schema del poema cavalleresco ariosteo, infarcendolo di numerosi episodi a carattere licenzioso. La presente versione del Monti, pubblicata dal Toci a 50 anni di distanza dalla morte del poeta, fu da lui compiuta nel suo esilio parigino del 1800-1801, senza però che egli la desse alle stampe per il carattere giudicato troppo licenzioso del poema. "Il manoscritto, custodito nella Biblioteca civica di Bergamo sotto divieto di pubblicazione, fu trascritto di nascosto e dato in luce a Livorno nel 1878" (Pompeati, Vincenzo Monti, Bologna, 1928, pp. 230-231).