Questo libro non è immorale, ma amorale. Un noir che scava nell’intimità dei personaggi mettendone a nudo i segreti, le paure, le perversioni. Dominio, possesso sono le chiavi di lettura di un carnefice che a sua volta si scopre vittima. Si è schiavi per scelta, per gioco o per destino. Soggiogati da un segreto che si vuole nascondere o da una verità alla quale non si sa guardare in faccia. È violenza, non solo fisica, quella che non scalfisce, ma che squassa l’animo. Marco Ferrari, capo della Digos di Milano, sarà costretto a mettere a nudo se stesso per scoprire l’assassino. Un gioco perverso che lo farà dubitare della sua professionalità, ma anche della sua vita e dei suoi sentimenti. Non ci sono sfumature, ma un colore forte: il rosso, della passione, del dolore, dei segni lasciati sul corpo. E lacrime, ali bagnate che quando ti sfiorano lasciano la scia.