Assieme alla trisezione dell’angolo e alla duplicazione del cubo, la quadratura del cerchio è uno dei problemi classici la cui risoluzione ha impegnato i matematici per oltre duemila anni. Lo studio di questo antico problema proseguì anche dopo che la Reale Accademia delle Scienze di Parigi, nel 1775, si rifiutò di visionare le innumerevoli presunte soluzioni. E proseguì dopo che Ferdinand von Lindemann, nel 1882, dimostrò la trascendenza dell’invariante π. In questo corto - saggio si dà un ampio resoconto dei più importanti e interessanti tentativi. Se da una parte essi non condussero alla meta agognata, dall’altra stimolarono studi sempre più approfonditi del problema, che permisero di svelare i segreti contenuti nel numero π, e il raggiungimento di notevoli progressi in matematica. Fu l’avvento dell’analisi matematica a stabilire definitivamente che il problema della quadratura del cerchio non ammette soluzione, e a fornire una logica giustificazione a questa ineluttabile verità.Il testo è corredato da numerose figure.