Da sempre il rapporto tra sport (in particolare calcio), e mass media (in particolare tv) è stato definito “matrimonio d’interesse”. Entrambi hanno avuto e continuano ad avere bisogno l'uno dell'altro. Nel tempo, il modo di raccontare il calcio, attraverso le radiocronache prima e le telecronache dopo, è cambiato radicalmente. Dalle telecronache Rai degli albori, lente, compassate, con un lessico “classico” legato strettamente al mondo del pallone, si è passati alle telecronache delle pay tv, spettacolari, pieni di pathos e ritmo, con un lessico che sempre più si distacca da quello del passato. In “La radio-telecronaca calcistica” Carmelo Calanni ripropone 90 anni di storia delle radio-telecronache calcistiche, partendo da Nicolò Carosio passando per Nando Martellini e Bruno Pizzul, Enrico Ameri e Sandro Ciotti e continuando con Fabio Caressa e Sandro Piccinini fino ad arrivare alla folta schiera di telecronisti della pay tv del panorama odierno. Non mancheranno però le analisi delle trasmissioni che hanno fatto la storia del calcio in radio e tv: La domenica sportiva, Tutto il calcio minuto per minuto, 90’ minuto e una parte dedicata al giornalista più grande di tutti, colui che ha “inventato” il linguaggio del calcio, Gianni Brera.