Non sono stati molti i sopravvissuti di Auschwitz, e ancora meno quelli che hanno raccontato cosa è successo, prima, durante e dopo. Nel 1944 Simone Veil venne deportata con tutta la famiglia ad Auschwitz, per essere poi liberata nel 1945, tra le ultime sopravvissute. Simone racconta quella terribile esperienza, la sua è la testimonianza di come una ragazza di diciassette anni ha saputo «ricostruirsi» dopo Auschwitz e di come in tutto ciò che ha fatto «da grande» - magistrata, ministra, accademica di Francia, femminista e paladina dei diritti delle donne - è stata e continua a essere un modello per le ragazze di ogni età. Con un'ampia introduzione dello storico Alberto Cavaglion su cosa significava essere giovani ed ebrei all'epoca delle leggi razziali in Italia.
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