Con questo libro mi rivolgo principalmente a coloro che sono infognati con gli psicofarmaci o che stanno per iniziare. Astenetevi, perché gli psicofarmaci sono droghe a tutti gli effetti e le conseguenze sono disastrose. Vi si bloccherà il cervello e avrete problemi di erezione e di eiaculazione. È come entrare in un tunnel e gli psichiatri non ne conoscono le conseguenze. Circa la psicoanalisi, poi, uso le parole di Italo Svevo, che all’inizio del libro fa rivolgere il protagonista Zeno a un bambino, chiamandolo Fantolino e dicendogli: “Caro Fantolino nel crescere dovrai tenere a mente tutti i tuoi fatti, anche quelli spiacevoli, se non vorrai ammalarti da grande per la presenza della psicoanalisi”. A più di cento anni dalla pubblicazione de “La coscienza di Zeno”, ancora tutto ciò non si è compreso.