l 24 maggio del 1915 l’Italia entrava nella Prima Guerra Mondiale. Un’ondata di patriottismo contagiò l’esercito, e il paese si ritrovò per la prima volta veramente unito sotto il drappo tricolore. Ma dopo solo qualche mese l’entusiasmo si tramutò in attesa e terrore. La guerra come sola igiene del mondo adesso iniziava a far paura. I soldati, mal equipaggiati, caedvano uno dopo l’altro, e i generali dimostravano tutta la loro inadeguatezza. Il Governo polemizzava in Parlamento e la Casa Reale celebrava le gesta del “Re Soldato”. Così, mentre Antonio Salandra rassegnava le sue dimissioni dalla Presidenza del Consiglio e le truppe morivano a Caporetto, il giovane Tommaso Fiore annotava sul suo taccuino pensieri e impressioni di un conflitto che ormai non sentiva più suo, mettendone in discussione le ragioni politiche e storiche. Questo e-Book ripercorre quei drammatici avvenimenti attraverso le parole di Salandra (Discorso in Campidoglio, 24 maggio 1915) e i brani più significativi delle annotazioni critiche di Fiore (tratte da Uccidi! Taccuino di una recluta), introdotte dalle parole di due prefatori d’eccezione: il prof. Mario Spagnoletti (Uniba) e il giornalista Antonio Gelormini (Affaritaliani.it).