Non esiste niente di più lontanamente simile dei due protagonisti. Luca è un uomo senza fissa dimora, habitué della galera per furti e altri piccoli reati, che sopravvive grazie a scippi e giri loschi di poco conto. Le sue giornate si succedono senza intenti precisi, se non quello di arrivare al giorno successivo. Succede però che una mattina pesta i piedi alla persona sbagliata. È qui che la sua vita prende una direzione inaspettata, perché la disperazione e l'affidarsi a un amico con poco buon senso lo porteranno a incrociare la strada di Sarah. Sarah è tutt'altro, rispetto a Luca: figlia di un ricco borghese, annoiata, viziata e poco abituata a sentirsi dire di no. La sua vita è un rincorrere feste, ragazzi, droga. Anche se pare che nulla riesca a renderla felice. Luca e Sarah hanno però in comune una cosa: il dolore. Luca, infatti, è abituato ad abbinare il sesso alla sofferenza: sulla pelle delle donne che frequenta – spesso conosciute la sera prima e di cui dimentica sempre presto il nome – usa infatti lasciare la sua firma. Sarah, invece, proietta la sofferenza su se stessa: autolesionista da quando è ragazzina, imparerà che il dolore è ben altro di quello che usa infliggere sulla sua pelle. Un rapimento porterà entrambi a mettersi in gioco, a scoprire le carte. E a rivoluzionare il modo di vedere le cose fino a farle capovolgere. Vittima e assassino: entrambi sapranno solo all'ultimo momento il ruolo che dovranno ricoprire. Un erotismo che arriva violento come uno schiaffo e che si aggrappa con le unghie a ogni pagina. Dall'Italia a Cuba, dalla fredda Milano a L'Avana: luoghi che accompagneranno i due protagonisti in un viaggio che si arrotolerà su se stesso come un denso vortice. Un romanzo che lascerà col fiato sospeso, pagina dopo pagina, e che prenderà respiro nuovo solo alla fine, quando si ribalteranno le regole del gioco.