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Aristotele definisce la retorica come la facoltà di scoprire il possibile mezzo di persuasione riguardo a ciascun soggetto. Tale caratteristica la differenzia dalle altre technai, le quali si occupano sì di persuadere un pubblico, ma unicamente riguardo agli argomenti specifici di cui trattano. Oggetto della retorica non è la aletheia (verità), ma l’eikós (possibile, verosimile), ovvero ciò che è valido nella maggior parte dei casi, relativamente a tutto ciò che ammette una situazione differente dalla tesi sostenuta. La Retorica è una delle opere acroamatiche di Aristotele, quelle opere cioè…mehr

Produktbeschreibung
Aristotele definisce la retorica come la facoltà di scoprire il possibile mezzo di persuasione riguardo a ciascun soggetto. Tale caratteristica la differenzia dalle altre technai, le quali si occupano sì di persuadere un pubblico, ma unicamente riguardo agli argomenti specifici di cui trattano. Oggetto della retorica non è la aletheia (verità), ma l’eikós (possibile, verosimile), ovvero ciò che è valido nella maggior parte dei casi, relativamente a tutto ciò che ammette una situazione differente dalla tesi sostenuta. La Retorica è una delle opere acroamatiche di Aristotele, quelle opere cioè composte dal filosofo per essere studiate dai suoi allievi nel Liceo. Scritto durante l'ultima fase della vita, e successivo alla Poetica (quindi al 330 a.C.), questo libro raccoglie le riflessioni relative alla retorica sviluppate da Aristotele nel corso della propria esistenza. Traduzione originale di Annibale Caro.
Edizione integrale dotata di indice navigabile e note.