In un Paese come la Gran Bretagna, in cui il multiculturalismo offre uno dei profili migliori di tutta Europa, l’appartenenza ad un gruppo etnico o religioso ha potuto costituire il presupposto per un trattamento giuridico differenziato sia sul piano legislativo che su quello giudiziario attraverso la concessione di determinate libertà: all’approfondimento di queste problematiche è dedicato il presente volume il quale, partendo dal delineare i principi cardine sui quali poggia la cosiddetta giurisdizione multiculturale (Capitolo I), dedica ampio spazio all’analisi della cornice normativa entro la quale si colloca l’operatività delle corti religiose nel Regno Unito (Capitolo II). Nei successivi capitoli sono state evidenziate le criticità della giurisdizione multiculturale individuate principalmente nella privatizzazione della giustizia e nel paradosso della vulnerabilità multiculturale (capitolo III) e la reale incidenza delle decisioni delle “religious courts”, nonché l’intreccio tra il diritto confessionale e il diritto statale (capitolo IV).