L'irruzione delle macchine in ogni ambito della vita umana rappresenta, secondo molti, l'alba di una nuova era; secondo altri, invece, lo scenario che ci aspetta è apocalittico, e vedrà i robot prendere il nostro posto come specie dominante. La singolarità tecnologica, ossia il momento in cui le macchine sfuggiranno al controllo umano e prenderanno il sopravvento, è oggi un'ipotesi non più fantascientifica, ma seriamente considerata dalla scienza, che ne prevede l'arrivo entro la metà del secolo. Potremmo essere al tramonto della mente umana, resa obsoleta dall'intelligenza artificiale e dalla spinta dell'evoluzione tecnologica. La vita umana sembra destinata a trasformazioni irreversibili: il ritmo del cambiamento tecnologico è così rapido e il suo impatto così radicale che il progresso accelera oltre la nostra capacità di comprendere il presente e prevedere cosa accadrà in futuro. Si parla molto di intelligenza artificiale e machine learning e dei loro effetti su sviluppo e occupazione, ma in pochi si rendono conto che il problema riguarda la sopravvivenza stessa della nostra specie: che ne sarà del genere umano? È davvero possibile che la tecnologia ci sfugga di mano e che il mondo sia dominato da superintelligenze ormai autonome? E possiamo fare qualcosa per impedirlo?