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La credenza che l'uomo sia costituito solo da quanto si vede di lui durante questa vita e in questo mondo limitatamente al tempo compreso fra la nascita e la morte, e che non esistano rapporti con altri mondi con la coscienza connessa con questi mondi, è sorta e si è diffusa soltanto in certi momenti della storia fra certe classi della popolazione. Singolare e notevole è il fatto, che ciò sia avvenuto sempre in condizioni di civiltà simili fra di loro. Questo atteggiamento del pensiero non si verifica mai in civiltà giovani e forti, bensì quando, esaurito ogni vigore nel culto del lusso, i…mehr

Produktbeschreibung
La credenza che l'uomo sia costituito solo da quanto si vede di lui durante questa vita e in questo mondo limitatamente al tempo compreso fra la nascita e la morte, e che non esistano rapporti con altri mondi con la coscienza connessa con questi mondi, è sorta e si è diffusa soltanto in certi momenti della storia fra certe classi della popolazione. Singolare e notevole è il fatto, che ciò sia avvenuto sempre in condizioni di civiltà simili fra di loro. Questo atteggiamento del pensiero non si verifica mai in civiltà giovani e forti, bensì quando, esaurito ogni vigore nel culto del lusso, i godimenti materiali prendono il sopravvento sopra quelli dell'intelletto, quando la vita fastosa si sostituisce alla nobiltà del pensiero: nelle condizioni cioè che sempre segnano la decadenza e la prossima fine di una civiltà.
 
Molti indizi segnano oggi — oltre al ravvivamento dello spirito religioso, palese ovunque — anche l’ammissione di una più vasta coscienza nell'uomo. Per cui egli è in relazione con più di un mondo e stando tuttora nel mondo fisico gli è dato di essere in contatto effettivo con mondi non fisici, inaccessibili ai sensi. dei quali abbiamo una più o meno vaga intuizione pur senza ancora percepirli.