La vicenda del romanzo si svolge nei giorni tra il 3 e il 6 febbraio 1853.
Emilio Digliani è un giovane della borghesia milanese. Non riconosciuto dal padre, che però gli ha destinato un patrimonio, è stato adottato dal chirurgo ostetrico che ha assistito alla sua nascita, il professor Pier Ambrogio Bartelloni. Emilio conduce una vita da scapigliato, tra luoghi malfamati, amori e velleità artistiche, e insieme ad altri sei amici forma un gruppo noto negli ambienti della rivolta antiaustriaca come la Compagnia brusca.
Noemi Firmiani Dal Poggio è una giovane donna dell'alta borghesia milanese, bella quanto triste: divisa tra la freddezza del marito Emanuele e la frustrazione di non avere figli, essa vive nello sconforto, finché in casa della cugina Cristina Firmiani non incontra Emilio. Tra i due nasce l'amore, favorito anche da Cristina, che spera di approfittare dello scandalo per mettere in cattiva luce Noemi agli occhi del nonno Lorenzo ed escluderla dall'eredità.
Emilio Digliani è un giovane della borghesia milanese. Non riconosciuto dal padre, che però gli ha destinato un patrimonio, è stato adottato dal chirurgo ostetrico che ha assistito alla sua nascita, il professor Pier Ambrogio Bartelloni. Emilio conduce una vita da scapigliato, tra luoghi malfamati, amori e velleità artistiche, e insieme ad altri sei amici forma un gruppo noto negli ambienti della rivolta antiaustriaca come la Compagnia brusca.
Noemi Firmiani Dal Poggio è una giovane donna dell'alta borghesia milanese, bella quanto triste: divisa tra la freddezza del marito Emanuele e la frustrazione di non avere figli, essa vive nello sconforto, finché in casa della cugina Cristina Firmiani non incontra Emilio. Tra i due nasce l'amore, favorito anche da Cristina, che spera di approfittare dello scandalo per mettere in cattiva luce Noemi agli occhi del nonno Lorenzo ed escluderla dall'eredità.