Menzione speciale Premio Philip K. Dick
"L’ombra lotta con la pietra. La lucertola si nasconde lontano dai raggi del sole. Così si dice nella Scappatoia."
Lo Straniero cavalca lungo i sentieri selvaggi della Scappatoia. È un uomo solitario, in missione per salvare suo figlio in questo strano mondo alieno invaso da un’umanità che, tra avidità e speranza, cerca nuove opportunità oltre la frontiera.
Ma nella Scappatoia è facile perdersi, i suoi spazi sono mutevoli, e imprevedibile è il paesaggio che lo Straniero si trova ad attraversare.
A incrociare il suo cammino ci saranno tagliagole senza scrupoli e improbabili eroi, giganti di pietra e pagliacci oppressi, e la minaccia delle spettacolari tempeste di simboli scatenate dalla guerra infinita degli esseri formidabili che governano questa realtà.
La Scappatoia è popolata da misteri profondi e bizzarri, ma lo Straniero ha una missione ed è inarrestabile. Con il tempo che sta per scadere, dovrà penetrare nel cuore segreto di un mondo inimmaginabile per raggiungere la sua meta, in attesa oltre le Montagne dell’Oscurità.
Tra echi western e suggestioni weird, Lavie Tidhar accompagna il lettore in un tour de force immaginifico attraverso un mondo che è insieme rifugio, minaccia e, forse, l’unica speranza di salvare una vita in pericolo.
…
“Tidhar cavalca senza paura l’onda del New New-Weird con un ibrido pazzo e decadente fra La Torre Nera e Carnivàle.”
Catherynne M. Valente , autrice de L’Immortale
“Comico, tragico, e assolutamente magnifico.”
Samantha Shannon, autrice de Il priorato dell’albero delle arance
“ Lavie Tidhar è un genio: è il momento di ammetterlo, che ne dite? Ha scritto l’ennesimo libro geniale che, in qualche modo, riesce ad essere al tempo stesso divertente da farti sbellicare, assurdo quando non psichedelico, e profondamente commovente.”
Daryl Gregory, autore di Nove ultimi giorni sul pianeta Terra
“ Dotato di una fantasia sfrenata, eclettico, bizzarro... La Scappatoia è il più visivo, addirittura cinematografico, tra i romanzi di Tidhar (mi vengono subito in mente Chaplin e Fellini, come anche Leone e forse persino Jodorowski), ma è anche un monito sorprendentemente toccante su come le avventure più belle nascano talvolta dal dolore.”
Gary K. Wolfe, Locus
…
LAVIE TIDHAR
Lavie Tidhar è cresciuto in un kibbutz in Israele. La sua scrittura attraversa i generi, combinando modalità poliziesche e thriller con poesia, fantascienza e materiale storico e autobiografico. Con le sue opere ha vinto il World Fantasy Award (con Osama, romanzo del 2011), e ha ricevuto molti tra i più prestigiosi riconoscimenti internazionali dedicati alla letteratura d’immaginazione (tra gli altri il John Campbell Award, il Neukom Prize, il Premio Nebula cinese).
Ha scritto per il Washington Post, per l’Independent, il Guardian, Nature e molte altre testate e ha curato i due volumi di The Apex Book of World SF dedicati al meglio della fantascienza internazionale.
Lavie Tidhar vive a Londra.
…
TRADUZIONE
Andrea Cassini vive sull’Appennino toscano. Filologo medievale di formazione, è traduttore, giornalista, scrittore e consulente editoriale.
Per Zona 42 ha tradotto Antropocene Boom, di Alex Irvine.
"L’ombra lotta con la pietra. La lucertola si nasconde lontano dai raggi del sole. Così si dice nella Scappatoia."
Lo Straniero cavalca lungo i sentieri selvaggi della Scappatoia. È un uomo solitario, in missione per salvare suo figlio in questo strano mondo alieno invaso da un’umanità che, tra avidità e speranza, cerca nuove opportunità oltre la frontiera.
Ma nella Scappatoia è facile perdersi, i suoi spazi sono mutevoli, e imprevedibile è il paesaggio che lo Straniero si trova ad attraversare.
A incrociare il suo cammino ci saranno tagliagole senza scrupoli e improbabili eroi, giganti di pietra e pagliacci oppressi, e la minaccia delle spettacolari tempeste di simboli scatenate dalla guerra infinita degli esseri formidabili che governano questa realtà.
La Scappatoia è popolata da misteri profondi e bizzarri, ma lo Straniero ha una missione ed è inarrestabile. Con il tempo che sta per scadere, dovrà penetrare nel cuore segreto di un mondo inimmaginabile per raggiungere la sua meta, in attesa oltre le Montagne dell’Oscurità.
Tra echi western e suggestioni weird, Lavie Tidhar accompagna il lettore in un tour de force immaginifico attraverso un mondo che è insieme rifugio, minaccia e, forse, l’unica speranza di salvare una vita in pericolo.
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“Tidhar cavalca senza paura l’onda del New New-Weird con un ibrido pazzo e decadente fra La Torre Nera e Carnivàle.”
Catherynne M. Valente , autrice de L’Immortale
“Comico, tragico, e assolutamente magnifico.”
Samantha Shannon, autrice de Il priorato dell’albero delle arance
“ Lavie Tidhar è un genio: è il momento di ammetterlo, che ne dite? Ha scritto l’ennesimo libro geniale che, in qualche modo, riesce ad essere al tempo stesso divertente da farti sbellicare, assurdo quando non psichedelico, e profondamente commovente.”
Daryl Gregory, autore di Nove ultimi giorni sul pianeta Terra
“ Dotato di una fantasia sfrenata, eclettico, bizzarro... La Scappatoia è il più visivo, addirittura cinematografico, tra i romanzi di Tidhar (mi vengono subito in mente Chaplin e Fellini, come anche Leone e forse persino Jodorowski), ma è anche un monito sorprendentemente toccante su come le avventure più belle nascano talvolta dal dolore.”
Gary K. Wolfe, Locus
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LAVIE TIDHAR
Lavie Tidhar è cresciuto in un kibbutz in Israele. La sua scrittura attraversa i generi, combinando modalità poliziesche e thriller con poesia, fantascienza e materiale storico e autobiografico. Con le sue opere ha vinto il World Fantasy Award (con Osama, romanzo del 2011), e ha ricevuto molti tra i più prestigiosi riconoscimenti internazionali dedicati alla letteratura d’immaginazione (tra gli altri il John Campbell Award, il Neukom Prize, il Premio Nebula cinese).
Ha scritto per il Washington Post, per l’Independent, il Guardian, Nature e molte altre testate e ha curato i due volumi di The Apex Book of World SF dedicati al meglio della fantascienza internazionale.
Lavie Tidhar vive a Londra.
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TRADUZIONE
Andrea Cassini vive sull’Appennino toscano. Filologo medievale di formazione, è traduttore, giornalista, scrittore e consulente editoriale.
Per Zona 42 ha tradotto Antropocene Boom, di Alex Irvine.