Nicht lieferbar
La Scuola Moderna. Verso un'educazione senza voti né esami (eBook, ePUB) - Ferrer Guardia, Francisco
Schade – dieser Artikel ist leider ausverkauft. Sobald wir wissen, ob und wann der Artikel wieder verfügbar ist, informieren wir Sie an dieser Stelle.
  • Format: ePub

"Educare equivale attualmente a domare, addestrare, addomesticare": con queste parole Francisco Ferrer Guardia denunciava, più di un secolo fa, la natura violenta e autoritaria della scuola. Il pedagogista catalano propose di abolire voti ed esami, perché, lungi dall'essere validi strumenti educativi, sono tecniche di controllo impiegate per normalizzare e inquadrare sin dall'infanzia i futuri cittadini in un rigido sistema gerarchico. In questo volume abbiamo raccolto queste e altre intuizioni di Ferrer, con lo scopo di contrastare la corsa all'efficientismo, al produttivismo e alla…mehr

Produktbeschreibung
"Educare equivale attualmente a domare, addestrare, addomesticare": con queste parole Francisco Ferrer Guardia denunciava, più di un secolo fa, la natura violenta e autoritaria della scuola. Il pedagogista catalano propose di abolire voti ed esami, perché, lungi dall'essere validi strumenti educativi, sono tecniche di controllo impiegate per normalizzare e inquadrare sin dall'infanzia i futuri cittadini in un rigido sistema gerarchico. In questo volume abbiamo raccolto queste e altre intuizioni di Ferrer, con lo scopo di contrastare la corsa all'efficientismo, al produttivismo e alla meritocrazia che sembra oggi dominare nelle scuole italiane (e non solo), sommerse da un profluvio di verifiche, registri, questionari, griglie di valutazione, esami di recupero. La salvezza della scuola non sta nel recuperare, come molti ancora credono, il rigore e la severità dei bei tempi andati, ma nell'eliminare, come voleva Ferrer, la coazione dai processi educativi. Le pagine di Ferrer sono accompagnate da commenti e analisi di tre insegnanti di orientamento libertario: Filippo Trasatti (prefazione), Antonio Saccoccio (postfazione) e Carlos Martínez Aguirre.