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Il lavoro ricostruisce la vicenda amministrativa dell’indimenticato parlamentare calabrese, sottosegretario di Stato e a lungo sindaco di Altomonte, tra i più stretti collaboratori del presidente della Repubblica Giuseppe Saragat.Un racconto che parte dal 9 maggio 1972, quando Belluscio, per la prima volta eletto alla Camera dei Deputati, nel comizio di ringraziamento agli elettori annunciò l’intenzione di candidarsi alla guida del comune. Obiettivo centrato tre anni più tardi e diventato il punto di partenza di un’esperienza di governo conosciuta e apprezzata in tutta Italia.Il libro contiene…mehr

Produktbeschreibung
Il lavoro ricostruisce la vicenda amministrativa dell’indimenticato parlamentare calabrese, sottosegretario di Stato e a lungo sindaco di Altomonte, tra i più stretti collaboratori del presidente della Repubblica Giuseppe Saragat.Un racconto che parte dal 9 maggio 1972, quando Belluscio, per la prima volta eletto alla Camera dei Deputati, nel comizio di ringraziamento agli elettori annunciò l’intenzione di candidarsi alla guida del comune. Obiettivo centrato tre anni più tardi e diventato il punto di partenza di un’esperienza di governo conosciuta e apprezzata in tutta Italia.Il libro contiene riferimenti a importanti documenti e testimonianze inedite sui momenti più significativi dell’azione amministrativa di Belluscio: dal restauro della Chiesa di Santa Maria della Consolazione al recupero del Convento dei Minimi, tornato ad essere dopo quella faticosa intrapresa, sede del Comune, fino alla realizzazione, nel 1988, dell’anfiteatro e del Festival Mediterraneo dei Due Mari. Proprio a questi due ultimi momenti sono dedicati numerose fotografie e, in particolare, il ricordo di Alessandro Giupponi, direttore artistico del Festival, protagonista con Belluscio di un’esperienza che ha fatto scuola. In Calabria e al Sud.Tra i ricordi contenuti nel volume, anche quelli di Michele Biscardi, Pasqualino Iannuzzi, Enzo Barbieri e Giampietro Coppola, alla cui amministrazione si deve l’intitolazione dell’anfiteatro a Costantino Belluscio.“Belluscio meritava questo omaggio”, afferma il sindaco di Altomonte Giuseppe Lateano, "che mette in luce, più di quanto già non fossero note, le sue straordinarie qualità e la sua capacità di guardare sempre oltre la quotidianità delle cose. L’autore del libro”, aggiunge il primo cittadino, “che peraltro con Belluscio ha scritto volumi importanti, come ‘Con Saragat al Quirinale’ e ‘Il Vangelo secondo don Stilo’, è riuscito in un compito non agevole: mettere in luce un pezzo importante della cultura e della storia più recenti di Altomonte, comune caratterizzato da un modello politico e amministrativo di grande spessore, che tutti i calabresi ricordano”.