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SAREBBE ORA DI CAMBIARE La Scuola è IL "LUOGO" degli Studenti e sarebbe proprio ora di chiedersi chi la frequenta, la vive, come e per quali scopi e motivi differenti, quale sia veramente la sua importanza, la sua funzione. La scuola non è solo un'istituzione a ore e programmi! Capirla per cambiarla. Lo si può fare ascoltando gli studenti e gli insegnanti per esempio. Uno spunto di riflessione necessario! Come cambiare davvero? La scuola è pubblica, anche quella privata o privatizzata: pubblici sono i suoi effetti sull'istruzione e sulla cultura e le ricadute sulla società. Una critica alla…mehr

Produktbeschreibung
SAREBBE ORA DI CAMBIARE
La Scuola è IL "LUOGO" degli Studenti e sarebbe proprio ora di chiedersi chi la frequenta, la vive, come e per quali scopi e motivi differenti, quale sia veramente la sua importanza, la sua funzione.
La scuola non è solo un'istituzione a ore e programmi!
Capirla per cambiarla.
Lo si può fare ascoltando gli studenti e gli insegnanti per esempio. Uno spunto di riflessione necessario! Come cambiare davvero?
La scuola è pubblica, anche quella privata o privatizzata: pubblici sono i suoi effetti sull'istruzione e sulla cultura e le ricadute sulla società.
Una critica alla scuola come si potrebbe pensare e alla società della quale la scuola rappresenta una parte essenziale; quello che la società alla scuola chiede, dalla scuola pretende ed esige.
I ragazzi, gli insegnanti, i sindacati le famiglie, i programmi, gli obiettivi di tutti gli attori.
Questo libro è un atto dovuto, alla memoria di colleghi ed amici scomparsi ed in omaggio a quelli, per fortuna molti, tutt’ora viventi anche se ormai esterni al mondo scolastico cui hanno prestato intere vite professionali.
Un omaggio alle infinite discussioni, ai confronti, alle pratiche attuate con risultati non sempre quelli attesi.
Un omaggio comunque a chi ci ha provato perché insegnare non è un mestiere o meglio non è solo un mestiere ma partecipazione e coinvolgimento totale. Un grazie ed un ricordo infine ai ragazzi, gli eterni ragazzi quindici- diciottenni che credendo di essere semplicemente lì per imparare con fatica e sacrificio, mi hanno invece insegnato tanto.
La gratificazione di un loro ricordo e di un loro riconoscimento dopo anni e l’apprendere che molti hanno superato il maestro o comunque trovato la loro via con soddisfazione è la ricompensa migliore.