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Letteratura - racconti (190 pagine) - Dopo aver gustato questa raccolta di racconti vi ritroverete a leggere più volte la sua data di edizione, non riuscendo a capacitarvi che sia stata pubblicata nel 1912 da una donna nata nel 1846. La sconvolgente modernità di temi e stile darà così un salubre scossone alle nostre categorie mentali.
Perché una signora milanese dell’alta borghesia, autrice di trattati dal tono convenzionale che alcuni, forse non a torto, hanno inserito nel filone antifemminista, quando dismette l’abito della saggista e indossa quello della scrittrice creativa si trasforma
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Produktbeschreibung
Letteratura - racconti (190 pagine) - Dopo aver gustato questa raccolta di racconti vi ritroverete a leggere più volte la sua data di edizione, non riuscendo a capacitarvi che sia stata pubblicata nel 1912 da una donna nata nel 1846. La sconvolgente modernità di temi e stile darà così un salubre scossone alle nostre categorie mentali.

Perché una signora milanese dell’alta borghesia, autrice di trattati dal tono convenzionale che alcuni, forse non a torto, hanno inserito nel filone antifemminista, quando dismette l’abito della saggista e indossa quello della scrittrice creativa si trasforma in un’outsider capace di proporre con autentico vigore modelli femminili originali e anticonformisti? È difficile rispondere a questa domanda, ma la lettura delle diciannove novelle che compongono la raccolta La sottana del diavolo possono aiutarci a comprendere come nella medesima persona possano convivere l’attrazione verso il rassicurante richiamo della tradizione e il pulsante desiderio di annientare le ammuffite consuetudini borghesi. Neera porta a spasso per le pagine di questa raccolta tutte le proprie contraddizioni, senza preoccuparsi troppo di far tornare sempre tutti i conti, perché la letteratura non va mai confusa con le scienze esatte e, come ripeteva Marinetti, “contraddirsi è vivere”.

Neera, pseudonimo di Anna Maria Zuccari, (Milano, 1846 – 19 luglio 1918) fu autrice assai prolifica e stimata dagli intellettuali coevi, Capuana in primis: pubblicò opere morali (Il libro di mio figlio del 1891; L'amor platonico del 1897; Battaglie per un'idea del 1898; Il secolo galante del 1900; Le idee di una donna del 1904); numerosissimi romanzi di successo (tra i quali vanno ricordati almeno Teresa del 1886; Lydia del 1887; Una passione del 1903 e Crevalcore del 1907), raccolte di racconti, canzonieri poetici e opere teatrali. Anna Maria, rispettabile moglie del banchiere Emilio Radius nonché madre di due figli, ben inserita nella cerchia dell’alta borghesia milanese, decise di scegliere come nom de plume quello della traditrice dell’epodo XV di Orazio nonché della famosa etera greca e questa decisione la dice lunga in merito alla sua, diciamo così, “doppia personalità” letteraria.