L’epopea ha inizio nella preistoria quando le caverne sono usate come sepolture e vengono ritrovate le celebri statue-stele. I romani,dopo anni di battaglie, riescono a strappare ai liguri apuani la colonia di Luni, da cui nascerà Carrara. Nel Medioevo scopriamo la figuradi San Ceccardo, a metà tra storia e leggenda. Incontriamo Dante Alighieri e Francesco Petrarca, e assistiamo alla costruzione delle mura per volere di Alberico I Cybo Malaspina.
Carrara fa il suo ingresso nell’epoca modernaed è ancora il marmo il protagonista indiscusso. Vediamo lo scultore carrarese Pietro Tacca e Michelangelo Buonarroti che si aggirano frale cave. Nasce l’Accademia di Belle Arti, viene inaugurata la Ferrovia Marmifera mostrata dai fratelli Lumière in uno dei primi film della storia del cinema, e cambia volto anche il porto. Le guerre mondiali sconvolgono la vita della città che paga il suo tributo più doloroso durante i bombardamenti e i rastrellamenti dei nazisti. Qui, nel luglio del 1944, un coraggioso gruppo di donne manifesta di fronte al comando tedesco per ribadire il proprio “no” al nazismo e all’ordine di sgombero.
Nel Secondo dopoguerra la città prova a ripartire, il marmo è una fonte di lavoro ma anche di pericolo: sono molti gli incidenti nelle cave e si accendono le proteste.
Negli anni recenti assistiamo alle disastrose alluvioni, alla nascita di grandi personaggi dello sport fino all’arrivo della pandemia che mette in risalto le difficoltà vissute dai carraresi e il forte desiderio di superarle.
Carrara fa il suo ingresso nell’epoca modernaed è ancora il marmo il protagonista indiscusso. Vediamo lo scultore carrarese Pietro Tacca e Michelangelo Buonarroti che si aggirano frale cave. Nasce l’Accademia di Belle Arti, viene inaugurata la Ferrovia Marmifera mostrata dai fratelli Lumière in uno dei primi film della storia del cinema, e cambia volto anche il porto. Le guerre mondiali sconvolgono la vita della città che paga il suo tributo più doloroso durante i bombardamenti e i rastrellamenti dei nazisti. Qui, nel luglio del 1944, un coraggioso gruppo di donne manifesta di fronte al comando tedesco per ribadire il proprio “no” al nazismo e all’ordine di sgombero.
Nel Secondo dopoguerra la città prova a ripartire, il marmo è una fonte di lavoro ma anche di pericolo: sono molti gli incidenti nelle cave e si accendono le proteste.
Negli anni recenti assistiamo alle disastrose alluvioni, alla nascita di grandi personaggi dello sport fino all’arrivo della pandemia che mette in risalto le difficoltà vissute dai carraresi e il forte desiderio di superarle.