Entrando in Duomo dalla porta meridionale della facciata incontriamo subito, alla nostra destra, una specie di nicchione, che si innalza con il suo arco fin quasi alle volte. È la cosiddetta Cappella Bellincini. Le sue superfici sono interamente occupate da un imponente complesso pittorico del Quattrocento, che merita di essere guardato attentamente. Peccato che sia normalmente così poco illuminato. E che alcune parti dei dipinti siano perdute, a causa di svariate traversie nel corso dei secoli, non ultima la bomba esplosa nel 1944 sulla vicina porta dei Principi.
Il centro è il Signore Gesù, misteriosamente previsto ed atteso per secoli dai Profeti, annunciato dall’angelo a Maria, presentato come neonato nel presepio accanto a Giuseppe, come bambino amorevolmente tenuto in braccio dalla Madre, come giudice severo e misericordioso alla fine dei tempi. Attorno a lui si muove tutta la storia umana, che culminerà nella resurrezione della carne in attesa del grande Giudizio finale.
Il centro è il Signore Gesù, misteriosamente previsto ed atteso per secoli dai Profeti, annunciato dall’angelo a Maria, presentato come neonato nel presepio accanto a Giuseppe, come bambino amorevolmente tenuto in braccio dalla Madre, come giudice severo e misericordioso alla fine dei tempi. Attorno a lui si muove tutta la storia umana, che culminerà nella resurrezione della carne in attesa del grande Giudizio finale.