«A splendid essay about marxism and liberalism» (Quentin Skinner)Quando nel 1989, con la caduta del Muro di Berlino, molti pensarono di trovarsi di fronte nientemeno che alla «fine della Storia», si commise un gravissimo errore, prontamente smentito dai tragici eventi dell’11 settembre 2001. Pensare che la Storia fosse ormai abitata soltanto dal liberalismo, che questi avesse definitivamente sconfitto le istanze della corrente di pensiero avversa, il socialismo, senza per giunta lasciarsene minimamente influenzare, rappresentò un’illusione che va assolutamente superata se si vuole comprendere il mondo contemporaneo. Che è figlio tanto di Marx quanto di Locke e delle rispettive tradizioni di pensiero. Senza contare la presenza di quell’ospite assai inquietante, e filosoficamente destabilizzante, che per la cultura occidentale è stato Nietzsche.Tra indagine filosofica ed analisi storica, questo libro si presenta come un’articolata e ambiziosa ricostruzione di molte delle idee e delle vicende più importanti dell’Occidente, analizzate in maniera nuova e spregiudicata e con l’intento di superare quei luoghi comuni che hanno condotto all’illusione che la Storia sia finita. Perché la Storia non finisce e anzi già ora porta sulle spalle quei nani che saranno i giganti di domani.