Noi facciamo sempre poesia. In qualsiasi modo. I nostri pensieri possono essere considerati poesia. Le nostre parole. Il nostro silenzio. I nostri atteggiamenti. Le nostre mimiche facciali. Il nostro sguardo. Le nostre abitudini. La nostra vita. Il nostro ego. La poesia è il guardare la realtà in faccia. E se questa realtà non può essere cambiata e non ci piace, può essere, per lo meno, guardata e vissuta con occhi diversi.Perciò, lo scopo di questo libro è stato affrontare tematiche inerenti il campo storico. Perché? Perché si è voluta concentrare l’attenzione sul tema del ricordo di avvenimenti che tutt’ora sono poco approfonditi. Poco approfonditi, perché si è preferito ignorare e tacere nel corso degli anni, poiché è stato più semplice, o perché, talvolta, non si è stati conoscenza di alcuni fatti. L'obiettivo è voler informare i lettori sulla realtà del presente, formatasi, in alcuni casi grazie alla storia che ci ha preceduto, e che si è posta come base del futuro. È necessario riflettere sulla realtà che si presenta ad oggi dinanzi a noi, negativa o positiva che sia. Sugli sbagli o sulle res gestae di chi ci ha preceduto, senza la paura di dare merito qualche volta anche agli sconfitti e alle loro forse vane azioni, alcune delle quali hanno permesso di scrivere la storia. C’è da dire, e forse non a caso, che il più delle volte, soprattutto ai giorni nostri, è proprio dalle persone più umili, e, storicamente parlando, dai "vinti", che si impara a vivere, ma, soprattutto, ad apprezzare la poesia più grande: la Vita.Edoardo Adamuccio