«Ho quarant'anni qualche acciacco troppe guerre sulle spalle
Troppo schifo per poter dimenticare
Ho vissuto il terrorismo stragi rosse stragi nere
Aereoplani esplosi in volo e le bombe sopra i treni
Ho visto gladiatori sorridere in diretta
i pestaggi dei nazisti e della nuova destra
Ho visto bombe di stato scoppiare nelle piazze
E anarchici distratti cadere giù dalle finestre»
(Quarant'anni – Modena City Remblers)
Nel 1994 i Modena City Remblers, folk band emiliana, cantavano la storia degli anni bui del nostro Paese, gli “anni di piombo” di una neonata Repubblica che, appena ripresasi dall'orrore della Seconda Guerra Mondiale, ripiombava in una spirale di violenza e di sangue che causò la morte di oltre 300 persone. Questo è il racconto di quelle vite spezzate, del dolore delle loro famiglie e della ricerca della verità. Una ricerca per ora infruttuosa che non ha mai potuto stabilire il nome del colpevole, di colui (o coloro) che tramava alle spalle del popolo italiano coperto, come nei migliori romanzi di spionaggio, da poteri occulti che negli anni si sono introdotti nelle stanze della politica e in quelle dei servizi segreti costruendo una ragnatela di intrighi che ancora oggi risulta difficile districare.
Troppo schifo per poter dimenticare
Ho vissuto il terrorismo stragi rosse stragi nere
Aereoplani esplosi in volo e le bombe sopra i treni
Ho visto gladiatori sorridere in diretta
i pestaggi dei nazisti e della nuova destra
Ho visto bombe di stato scoppiare nelle piazze
E anarchici distratti cadere giù dalle finestre»
(Quarant'anni – Modena City Remblers)
Nel 1994 i Modena City Remblers, folk band emiliana, cantavano la storia degli anni bui del nostro Paese, gli “anni di piombo” di una neonata Repubblica che, appena ripresasi dall'orrore della Seconda Guerra Mondiale, ripiombava in una spirale di violenza e di sangue che causò la morte di oltre 300 persone. Questo è il racconto di quelle vite spezzate, del dolore delle loro famiglie e della ricerca della verità. Una ricerca per ora infruttuosa che non ha mai potuto stabilire il nome del colpevole, di colui (o coloro) che tramava alle spalle del popolo italiano coperto, come nei migliori romanzi di spionaggio, da poteri occulti che negli anni si sono introdotti nelle stanze della politica e in quelle dei servizi segreti costruendo una ragnatela di intrighi che ancora oggi risulta difficile districare.