Nella casa di Lorenzo il Magnifico, in via Larga a Firenze, durante le verifiche tecniche condotte dall’ ingegner Roberto Sandri, viene alla luce un manoscritto che rivelerà il vero significato delle opere mitologiche del Botticelli, La Primavera, Atena doma il Centauro e La Venere che nasce dalle acque. L’ elemento che unisce in un unico messaggio i tre dipinti é costituito da un quadro sconosciuto e ritenuto distrutto nel rogo delle vanità del Savonarola: é l’ enigmatica “Tavola di mezzo” che giace, nascosta da secoli, nel palazzo De’ Medici, accanto al manoscritto di Lisis. Sarà Lisis, un personaggio vissuto (come sorella e fratello) vicino a Lorenzo il Magnifico a rivelare, a distanza di secoli, la verità sui progetti dei Medici; a partire da quell’ anno “1439” che portò a Firenze il sapere dell’ Oriente e le idee rivoluzionarie di Platone, divulgate nella città dall’ anziano filosofo Giorgio Gemisto Pletone.E’ un viaggio attraverso l’attualità dei tre protagonisti: l’ingegner Sandri ed i professori Cini e Dellorsi (ribellatisi al sapere dogmatico del nostro presente) ed il tempo passato di Lisis (in assonanza col giglio), che ci immerge nella vita di una realtà fiorentina del Quattrocento, fuori dai canoni del Rinascimento tradizionale.Il racconto non ha ambizioni saggistiche, anche se sviluppa le sue congetture dalle ricerche contenute nel libro dello stesso autore Sandro Botticelli e Lorenzo il Magnifico, Arte, Amore, Alchimia.Siamo di fronte alla conferma che le domande dell’ uomo circa: il fine della sua esistenza, i valori che alleviano il percorso della vita, la ricerca del bene dell’ umanità e l’amore, oggi sono le stesse che si ponevano gli uomini di seicento anni fa ed ancora molto prima.Dal racconto emerge che, nel 1400, quegli uomini erano forse più vicini alla risposta dalla quale la nostra civiltà si sta sempre più allontanando.Tutto ciò è contenuto nei tre dipinti “noti” del Botticelli ed in quello ipotizzato dall’autore: “La Tavola di mezzo”; ma soprattutto nel racconto di Lisis, innamorata di Lorenzo fino a diventare il suo conforto in vita e la sua voce dopo la morte. Con La Tavola di Mezzo di Lorenzo il Magnifico Oreste Ruggiero propone un percorso di vita parallelo di personaggi rinascimentali e contemporanei; anche attraverso l’ arte (non scandito dalla tecnica), ma spinto dalle passioni, dalla forza e dalle debolezze umane. Così come nel passato, questo si ripete nel nostro mondo contemporaneo; quest’ ultimo troppo radicato alla realtà visibile, per poter andare “oltre”.