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Il fondale è l’Italia dei primi anni ’70. Feltrinelli appena trovato morto a Segrate. Le Brigate Rosse fanno le loro sempre più frequenti apparizioni, il terrorismo riempie la cronaca e la vita degli italiani in quelli che saranno definiti gli anni di piombo. Fuori dal dramma di questo periodo storico è la vita di ogni giorno, i momenti di ogni giornata, nel microcosmo di una famiglia, di un quartiere, di un paesino come Casteldisasso, totalmente inventato, della Città, necessaria ma lontana presenza, di una piccola stazione di carabinieri, dei personaggi anch’essi essenzialmente frutto di…mehr

Produktbeschreibung
Il fondale è l’Italia dei primi anni ’70. Feltrinelli appena trovato morto a Segrate. Le Brigate Rosse fanno le loro sempre più frequenti apparizioni, il terrorismo riempie la cronaca e la vita degli italiani in quelli che saranno definiti gli anni di piombo. Fuori dal dramma di questo periodo storico è la vita di ogni giorno, i momenti di ogni giornata, nel microcosmo di una famiglia, di un quartiere, di un paesino come Casteldisasso, totalmente inventato, della Città, necessaria ma lontana presenza, di una piccola stazione di carabinieri, dei personaggi anch’essi essenzialmente frutto di fantasia.
Le quinte sono i fatti salienti che hanno scandito quei mesi, o quelle settimane, liberamente tratti dalla cronaca e adattati alla funzionalità del racconto. Pervadono ogni singolo ciclo di tre racconti lunghi, che in questo modo formano, all’occorrenza, un romanzo.
Il palcoscenico è la narrazione di tante piccole storie che coinvolgono sempre gli stessi personaggi, secondo la tradizione della letteratura noir, e soprattutto di Fréderic Dard, autore di Sanantonio e mirabolante, e dissacrante, produttore di invenzioni letterarie.
Il fil rouge che collega e alimenta tutte le avventure (sembra una pianta di zucca, con uno stelo esile, serpeggiante, a cui si attaccano grossi frutti) è la narrazione che ne fa il protagonista, l’ex tenente Alberto Aldobrandi, qui sempre chiamato Berto, prendendo a scusa un accidentale incontro avvenuto 25 anni dopo i fatti oggetto dei singoli racconti. Berto, trasferito da Casteldisasso a Genova e divenuto investigatore privato dopo aver lasciato l'Arma dei Carabinieri, ritorna a Livorno dopo una lunga assenza e l'incontro con il maresciallo Tito Salutini, suo vice alla "Tenenza di Casteldisasso", gli scatena un inatteso tumulto di ricordi e di nostalgia. Da questa introduzione scaturisce il primo racconto. Anche gli altri racconti godranno di una simile introduzione, quasi un capitolo a parte, un corsivo avulso dal testo ma utile per ricreare un'ambientazione vicina ai giorni nostri e un’anticipazione del romanzo Il Cireneo che chiuderà la saga.
Il primo ciclo di tre racconti matura nell’ambiente del paesino e introduce alla conoscenza dei personaggi. Il secondo ciclo, egualmente di tre racconti, ha una dichiarata evoluzione verso il romanzo poliziesco e noir, nelle sue varie interpretazioni. Il terzo ciclo vede la presenza di personaggi nuovi, gli archeologi, si veste di intonazioni esoteriche con la presenza di Arturo Orsini, detto l'alchimista, sfiora coinvolgimenti massonici. Casualmente termina nel 1975, quando nella realtà un personaggio, poi divenuto suo malgrado noto al pubblico, diventa Gran Maestro di una loggia massonica segreta.

Buona lettura,

L’autore.