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Giovanni Sforza nacque il 23 agosto 1930 ad Opi, in provincia dell’Aquila, un piccolo paesino dell’entroterra abruzzese nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo. Uomo di umili origini, era figlio di contadini e boscaioli. Negli anni Sessanta emigra a Roma, dove trova impiego come manutentore in una nota clinica romana. È in quel periodo che comincia a scrivere: butta giù bozze di poesie (ne scrive un centinaio), testi di argomento politico e il racconto di una storia d’amore dedicata ad una donna che non si sa se veramente esistita oppure solo immaginata. Il materiale raccolto in questo libro è…mehr

Produktbeschreibung
Giovanni Sforza nacque il 23 agosto 1930 ad Opi, in provincia dell’Aquila, un piccolo paesino dell’entroterra abruzzese nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo. Uomo di umili origini, era figlio di contadini e boscaioli. Negli anni Sessanta emigra a Roma, dove trova impiego come manutentore in una nota clinica romana. È in quel periodo che comincia a scrivere: butta giù bozze di poesie (ne scrive un centinaio), testi di argomento politico e il racconto di una storia d’amore dedicata ad una donna che non si sa se veramente esistita oppure solo immaginata. Il materiale raccolto in questo libro è dunque parte del materiale manoscritto, raccolto e conservato dalla famiglia e ora trascritto dalla medesima. Giovanni Sforza, infatti, non vedrà mai pubblicate le sue opere, nonostante tanto lo desiderasse, poiché muore il 30 maggio 2012 stroncato da una malattia. Soprannominato dai compaesani “Scescevanne” e dal genero Giuseppe Giacomo Rosi (venuto a mancare nel 2004), “Serenella”, è ricordato ancora da tutti come una persona capace, piena di iniziativa e disponibile, dotato di una forza mentale poco comune, «Abbiamo terminato le sue opere onorando il suo nome e rispettando il suo desiderio» (la figlia Cesidia Sforza, i nipoti Giacomo e Marzia Rosi).