"La vita può essere vista come un romanzo e di per sé questo è già terapeutico". Narrarla e scriverla in prima persona ancor di più. Questi gli assunti che danno origine al nuovo lavoro di Alessandra Parentela che, dopo il suo titolo d'esordio "Un viaggio chiamato psicoterapia", ritorna raccontando alcune toccanti storie di vita di 6 suoi pazienti. "Ma è proprio questa la vita che voglio?" si chiede insistentemente Eva, una delle protagoniste. Ed è proprio questa domanda che spinge lei e tutti gli altri a narrarsi e, così facendo, a capire quali siano i "paletti" che li intrappolano in delle vite che non hanno scelto e a ridefinirsi in una nuova e più consapevole visione di loro stessi. È ancora una volta la psicoterapia il percorso scelto per raggiungere questo obiettivo, perché è attraverso di essa che i protagonisti di queste "biografie intrappolate" si danno la possibilità di rinascere e di riscrivere un nuovo copione per la propria vita, finalmente affine alle loro reali esigenze.