Ci sono esistenze che sembrano correre verso un unico punto sensazionale, il momento di svolta destinato a dare un senso, il senso, a tutti i giorni futuri e a illuminare quelli passati di un significato che da lì in poi di colpo si fa evidente.
Così corre la vita di Nando, lungo tutto un romanzo in cui toni di profondo incanto aderiscono intimamente al realismo di una storia che seduce pagina dopo pagina, sprigionando quella posata meraviglia che è alchimia di ricordo, immaginazione, visione onirica.
Nella Sicilia forte e autentica, salmastra e familiare, ha inizio un racconto che echeggia una ideale anabasi verso la completezza di sé. Partito dalla terra della fanciullezza e di ancestrale stupefazione, una cattedra nel Chianti è il primo passo. E finalmente ecco nella città, Firenze, a scoprire dalle porte del Grand Hotel una umanità complessa, poetica, elegante, mondana, dalle curiose virtù e dagli irresistibili peccati, inesauribile da interpretare. E poi altri orizzonti e nuove occasioni al nord ventoso e sottile di malinconia di Trieste.
Nando diviene uomo nella corrente di un fiume denso di vita e di emozione, che solca mondi diversi, tutti resi unici da creature letterarie che li animano di vicende ironiche, delicate, tragiche, ineffabili, e ricche di un fascino tanto reale da apparire fiabesco.
La straordinaria intensità di un narrare prezioso e sempre fluido regala immagini vivide, pulsanti di realtà e insieme cariche di suggestioni profonde, mentre l’acutezza di dettagli e sfumature sa toccare la visceralità di corde emotive sorprendenti.
Così corre la vita di Nando, lungo tutto un romanzo in cui toni di profondo incanto aderiscono intimamente al realismo di una storia che seduce pagina dopo pagina, sprigionando quella posata meraviglia che è alchimia di ricordo, immaginazione, visione onirica.
Nella Sicilia forte e autentica, salmastra e familiare, ha inizio un racconto che echeggia una ideale anabasi verso la completezza di sé. Partito dalla terra della fanciullezza e di ancestrale stupefazione, una cattedra nel Chianti è il primo passo. E finalmente ecco nella città, Firenze, a scoprire dalle porte del Grand Hotel una umanità complessa, poetica, elegante, mondana, dalle curiose virtù e dagli irresistibili peccati, inesauribile da interpretare. E poi altri orizzonti e nuove occasioni al nord ventoso e sottile di malinconia di Trieste.
Nando diviene uomo nella corrente di un fiume denso di vita e di emozione, che solca mondi diversi, tutti resi unici da creature letterarie che li animano di vicende ironiche, delicate, tragiche, ineffabili, e ricche di un fascino tanto reale da apparire fiabesco.
La straordinaria intensità di un narrare prezioso e sempre fluido regala immagini vivide, pulsanti di realtà e insieme cariche di suggestioni profonde, mentre l’acutezza di dettagli e sfumature sa toccare la visceralità di corde emotive sorprendenti.