Amami Musetto. Sai che sei dispettosa? Tutte le tue sorelle sono vedove e tu avesti il coraggio d’interrompere una bella tradizione familiare? Perché non mi lasciasti morire prima di te? Cosa ti feci di male per non accontentarmi? Consegnandomi al sonno eterno, mi avresti consentito di sacrificare la mia vita per la tua. Quale migliore dipartita per un amante? Spesso ti ripetevo come tiravo avanti inalando il tuo fiato dai tuoi baci, senza il quale sarei distrutto. Pertanto, privo del tuo ansimare, mi paragono a un’apparizione ignorata dalla gente comune. Sospetto di essere condannato a restare vivo, giacché la mia esistenza si percepisce un’offesa indirizzata all’intimo desiderio di annientarmi. Comunque, durante il tempo in cui camperò, mi accorgo di farti esistere tramite il mio turbamento, fino al termine dell’inevitabile arresto del mio ciclo umano. Questa prassi, tanto estroversa quanto utopica, ci concederà l’illusione di morire assieme contemporaneamente.