"La via del male" è un romanzo di Grazia Deledda pubblicato nel 1896.
Il protagonista del romanzo è Pietro campiere della famiglia Noina ed è attratto di Maria, la figlia bella ed arrogante, che però non dà segno di accorgersi del giovane. Allore Pietro corteggia Sabina, la nipote povera dei Noina, e Maria inaspettatamente s'ingelosisce. Pietro, che non pensava di poter ambire a tanto, riesce a conquistarla e per poter chiedere la sua mano le promette che diventerà ricco.
Mentre Pietro è lontano a lavorare, Francesco Rosina, un ricco proprietario terriero, chiede la mano di Maria. Contemporaneamente Pietro viene arrestato e detenuto per tre mesi con la falsa accusa di furto di bestiame. Fa amicizia con Antine, il quale, quando Pietro scoprirà del fidanzamento di Maria, lo convincerà ad ottenere quello che vuole seguendo "la via del male". Maria e Francesco si sposano ma, durante la luna di miele, Francesco viene ucciso, Maria, dopo cinque anni di lutto, sposa Pietro che nel frattempo è diventato un mercante di bestiame. Tutto sembra procedere bene quando Sabina che si è sposata e trasferita, scrive a Maria una lettera in cui le racconta i fatti come sono avvenuti e indica come responsabili Pietro e il sua amico Antine. Maria si trova nella situazione di dover scegliere tra due opzioni: ottenere giustizia per un marito che in fondo non aveva mai amato e accusare il suo attuale marito, affrontando lo scandalo, oppure tacere e accettare "la via del male".
Maria Grazia Cosima Deledda è nata a Nuoro, penultima di sei figli, in una famiglia benestante, il 27 settembre 1871. E’ stata la seconda donna a vincere il Premio Nobel per la letteratura, nel 1926. Morirà a Roma, all'età di 64 anni, il 15 agosto 1936.
Il protagonista del romanzo è Pietro campiere della famiglia Noina ed è attratto di Maria, la figlia bella ed arrogante, che però non dà segno di accorgersi del giovane. Allore Pietro corteggia Sabina, la nipote povera dei Noina, e Maria inaspettatamente s'ingelosisce. Pietro, che non pensava di poter ambire a tanto, riesce a conquistarla e per poter chiedere la sua mano le promette che diventerà ricco.
Mentre Pietro è lontano a lavorare, Francesco Rosina, un ricco proprietario terriero, chiede la mano di Maria. Contemporaneamente Pietro viene arrestato e detenuto per tre mesi con la falsa accusa di furto di bestiame. Fa amicizia con Antine, il quale, quando Pietro scoprirà del fidanzamento di Maria, lo convincerà ad ottenere quello che vuole seguendo "la via del male". Maria e Francesco si sposano ma, durante la luna di miele, Francesco viene ucciso, Maria, dopo cinque anni di lutto, sposa Pietro che nel frattempo è diventato un mercante di bestiame. Tutto sembra procedere bene quando Sabina che si è sposata e trasferita, scrive a Maria una lettera in cui le racconta i fatti come sono avvenuti e indica come responsabili Pietro e il sua amico Antine. Maria si trova nella situazione di dover scegliere tra due opzioni: ottenere giustizia per un marito che in fondo non aveva mai amato e accusare il suo attuale marito, affrontando lo scandalo, oppure tacere e accettare "la via del male".
Maria Grazia Cosima Deledda è nata a Nuoro, penultima di sei figli, in una famiglia benestante, il 27 settembre 1871. E’ stata la seconda donna a vincere il Premio Nobel per la letteratura, nel 1926. Morirà a Roma, all'età di 64 anni, il 15 agosto 1936.