Un fatto tragico e misterioso sconvolge la tranquilla esistenza di un borgo in collina, un luogo ameno e isolato, lontano dalla frenesia della città. Durante il sopralluogo a villa Mariani, isolata e chiusa da mesi, vengono ritrovati due cadaveri ormai in stato di decomposizione: quello di Felicita Mariani nella veranda, e quello di Fosca, deposta sul proprio letto. Ultima scoperta per le forze dell’ordine la presenza della terza sorella: Faustina, in stato confusionale, seduta in cucina, vaneggia e dichiara di essere rimasta a vegliare le sorelle aspettando lei stessa di essere presa. La lettura dei diari della sorella superstite, la raccolta di varie testimonianze, la relazione dei referti autoptici, consentono agli inquirenti, colpiti dall’assurdità del fatto avvenuto, di procedere con le indagini mentre l’attenzione si concentra sugli aspetti oscuri della famiglia Mariani, da alcune generazioni presente nel borgo di Barrio. Quasi un mosaico di riflessioni, rimandi, commenti che testimoniano come sia diverso il modo di porsi di fronte alla precarietà e contraddittorietà dell’esistenza umana. In un modo o nell’altro i personaggi sono costretti dagli eventi a confrontarsi con l’inevitabile disgregazione dei corpi, interrogandosi sulla possibilità di un’esistenza dopo la morte. Un mystery intrigante, ben costruito che si dipana su più piani narrativi senza rinunciare a un pizzico di ironia che riesce a stemperare e unificare in modo omogeneo un caleidoscopio di personaggi e situazioni.