Joseph Freiherr von Eichendorff (1788 –1857) ci presenta in quest’opera un aspetto pieno di fascino del romanticismo, considerato come evasione dalla realtà, desiderio dell’ignoto e abbandono alle mille voci della natura, godute con ingenuità artistica e candore spirituale. Il viandante di cui ci racconta la storia è il figlio di un mugnaio che, stanco di una vita monotona, parte senza meta per le vie del mondo, con il suo violino come unica ricchezza. Nel cammino lo aspettano mille avventure, incontrerà dame, dormirà nei castelli, si avventurerà per boschi e villaggi; fino ad arrivare in Italia e a Roma, dove si perde nel fascino della città oggetto di tanti suoi sogni. Ma anche lì tante cose lo turbano, soprattutto gli uomini che incontra e la loro malvagità, così il nostro protagonista riprenderà la via del nord, trovando al ritorno amore e felicità in una inaspettata vita ricca di semplicità.