Un viaggio nello sport bolognese. Da quello degli anni ‘50, che viveva lontano mille miglia dall’idea di professionismo, fino a quello di anni più recenti. Affrontato attraverso le parole di alcuni dei suoi indimenticati ed indimenticabili protagonisti. Ricordi, aneddoti, storie legate tra loro da alcuni punti fermi: la passione che ha guidato i passi di questa gente di sport, la città che ne è stata, nel tempo, coinvolta testimone. Bologna e la sua gente, innamorata dello sport a 360 gradi. Una città che portava allo stadio più di 60.000 spettatori a un incontro di Checco Cavicchi per il titolo europeo, come oggi succede soltanto se sull’erba del Dall’Ara arriva Vasco Rossi. In queste venticinque storie entrano a “viva voce” campioni più o meno affermati, bolognesi duri e puri o atleti che sono arrivati qui per trasformare i loro sogni, e che quasi sempre da qui non si sono più spostati, affrontando da questa prospettiva le strade della vita dopo quelle dello sport. Ci sono atti di coraggio, come i viaggi di “Toro” Rinaldi e Paolo Cimpiel verso un’America che era molto meno facile anche soltanto da immaginare, più di 30 anni fa. Ci sono gli ori di Mauro Checcoli e di Ennio Mattarelli all’Olimpiade di Tokio, c’è la concretezza di Manu Pierantozzi, regina del tatami, e la fedeltà alla bandiera di Picchio Orlandi, anima Fortitudo. C’è la forza di Dado Lombardi nel fare il salto di sponda in una Città dei Canestri che vive di derby. C’è la volontà di un ragazzo d’Africa, partito dal Burundi per conquistare un oro olimpico che è ancor oggi storia per il suo paese: Venuste Niyongabo. Questo ed altro, e tutta l’umanità che trasuda da un gesto o da una conquista. LE STORIE - don Arturo Bergamaschi, Achille Canna, Francesco Cavicchi, Mauro Checcoli, Pierfrancesco Chili, Paolo Cimpiel, Kurt Diemberger, Franco Farnè, Helmut Haller, Federico Girasole, Donata Govoni, Gianfranco Lombardi, Giorgio Longhi, Orlando Maini, Ennio Mattarelli, Venuste Niyongabo, Giampaolo Orlandi, Ezio Pascutti, Emanuela Pierantozzi, Gino Pivatelli, Alberto Rinaldi, Gigi Serafini, Giordano Turrini, Renato Villalta, Vittorio Visini.