Ciò che è stato raccolto in questo volume è il risultato di un approccio multidisciplinare e diacronico ad un contesto territoriale e ad un contesto architettonico inestricabilmente connessi: il territorio di Bonarcado e del Montiferru meridionale e il complesso di Santa Maria di Bonarcado. Quest’ultimo è noto per il rilievo che l’omonima chiesa riveste nel panorama dell’architettura romanica sarda ed europea, ma include anche una chiesa altomedievale fabbricata ampliando e riadattando i ruderi di strutture termali di età romana, legati a villa urbano-rustica a sua volta fondata sui resti di un villaggio risalente nei secoli sino all’età nuragica. Un luogo tanto importante, carico di storia e suggestioni, quanto relativamente poco conosciuto e poco studiato dal punto di vista archeologico. Il contesto territoriale è stato analizzato grazie alle ricerche di archeologia dei paesaggi effettuate nel territorio di Bonarcado e nei territori limitrofi a partire dall’anno 2009, mentre lo studio delle strutture murarie e del complesso architettonico (resti dell’abbazia e delle strutture successive costruite sui suoi ruderi, santuario a pianta cruciforme di Nostra Signora di Bonacatu, Clesia Nova edificata in diverse fasi tra la metà del XII e la seconda metà del XIII secolo) è stato affrontato con il metodo dell’archeologia dell’architettura.