Nel piccolo paese della Lucania – quasi come nel realismo magico di Borges o Garcia Marquez – i confini tra la realtà fisica e spirituale diventano spesso impalpabili e la nuda realtà precipita continuamente nell’elemento immaginifico, producendo trame inattese. La quotidianità immobile viene scossa da eventi o personaggi singolari, che disegnano i contorni di un’umanità vivida e profonda. I tre racconti che compongono “Lago Negro” sono tutti ambientati nello stesso luogo fisico, che – si scopre presto – è prima di tutto un luogo della coscienza.