Lajoie è un narratore. Narra con il suo corpo, con piroette e acrobazie sotto l’Arco di Trionfo a Parigi. Ma Lajoie è anche Riccardo, che a sette anni è partito dall’Italia con Hyacinthe, la madre, per raggiungere la Francia. Sarà proprio dopo la morte di Hyacinthe che Lajoie e Riccardo, inseguendo il proprio dolore, diventeranno finalmente tutt’uno, un unico cuore e un’unica mente, alla fine di un viaggio nella terra d’origine alla ricerca delle proprie radici, degli affetti primari e profondi. Un viaggio al termine del quale il protagonista potrà affermare sé stesso, complice anche la scoperta dell’amore. Con un linguaggio alto e ricercato e un periodare orchestrato abilmente, l’autrice dipana una trama niente affatto scontata, in cui colpi di scena e scorci poetici si alternano e impreziosiscono il racconto regalando emozioni al lettore dall’inizio alla fine.