Sempre in bilico tra sogno e realtà perché la conoscenza è intuizione e ragionamento, spirito e materia.
Il percorso dl protagonista è faticoso, una salita disseminata di pietre aguzze e dolorose, senza una meta precisa con qualche oasi provvisoria dove riprendere fiato, ma lui, cinquantenne, lo affronta con l’emozione dei vent’anni e non si preoccupa di percorrerlo a piedi scalzi, consapevole com’è che il Sapere è privo di certezze perché il Sapere non ammette certezze.
Ha la strafottenza dell’umile, di chi sa di non essere arrivato alla vetta, di chi sa che probabilmente non ci arriverà mai, tuttavia rifiuta di precipitare nel baratro, animato dalla volontà ferrea di raggiungere l’obiettivo anche se l’obiettivo non esiste, o meglio non gli è accessibile.
E' uscito dalla tana, dal consolante tran tran quotidiano: come la prima scimmia che ha impugnato la clava, esce allo scoperto in caccia di non sa ancora cosa ma, egualmente, cerca perché non può farne a meno, perché non è più scimmia ma uomo e lascia tracce umane sulla sabbia.
Seguiamole!
Il percorso dl protagonista è faticoso, una salita disseminata di pietre aguzze e dolorose, senza una meta precisa con qualche oasi provvisoria dove riprendere fiato, ma lui, cinquantenne, lo affronta con l’emozione dei vent’anni e non si preoccupa di percorrerlo a piedi scalzi, consapevole com’è che il Sapere è privo di certezze perché il Sapere non ammette certezze.
Ha la strafottenza dell’umile, di chi sa di non essere arrivato alla vetta, di chi sa che probabilmente non ci arriverà mai, tuttavia rifiuta di precipitare nel baratro, animato dalla volontà ferrea di raggiungere l’obiettivo anche se l’obiettivo non esiste, o meglio non gli è accessibile.
E' uscito dalla tana, dal consolante tran tran quotidiano: come la prima scimmia che ha impugnato la clava, esce allo scoperto in caccia di non sa ancora cosa ma, egualmente, cerca perché non può farne a meno, perché non è più scimmia ma uomo e lascia tracce umane sulla sabbia.
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