perché nessuno lo possa trovare. Ma chi può rubarti un sogno? Alicia la incontrai per caso, una sera di due anni fa, in un locale del centro di Città del Messico, il famoso Yuppies Sport Bar della Zona Rosa. Lei era con due amiche e stava armeggiando con un bicchiere altissimo e sottile nel quale luccicava uno strano miscuglio verdastro fluorescente, che risplendeva come una torcia alla luce nera di una lampada di Wood. La notai subito: sui trent’anni, capelli castani lunghi fino alle spalle, occhi marrone, profondi. Viso dolce, anche se un po’ malinconico. Il suo corpo poi era pressoché perfetto, ingentilito da un vestido lungo, elegantisimo. Di un dolce e delicato color rosa... Sembrava una modella o un’attrice, o, forse, l’una e l’altra...