La prospettiva giuridica sulla cura e la protezione delle persone incapaci è mutata con l’introduzione della procedura di amministrazione di sostegno da parte della L. 09/01/2004, n. 6. Obiettivo di tale legge è di tutelare, con la minore limitazione possibile della capacità di agire, le persone prive in tutto o in parte di autonomia nell’espletamento delle funzioni della vita quotidiana, mediante interventi di sostegno temporaneo o permanente (art. 1). In relazione alla prassi giurisprudenziale questa procedura è stata applicata principalmente nei confronti degli anziani in caso di gestione dei beni patrimoniali, mobili e immobili, compresa la riscossione della pensione, manifestazione del consenso informato alla somministrazione di cure e di terapie, specie in relazione a malattie tipiche della condizione senile. Altresì, l’amministrazione di sostegno può rappresentare una buona soluzione in relazione alla cura degli interessi dei beneficiari quando tra i figli dei medesimi vi siano delle situazioni di conflittualità. PIANO DELL'OPERA 1. L’amministrazione di sostegno 2. L’(in)capacità di agire 3. I soggetti che possono ricorrere per l’apertura dell’amministrazione di sostegno 4. L’amministratore di sostegno 5. Le fattispecie concrete più comuni in giurisprudenza 6. Il beneficiario 7. Il Giudice Tutelare 8. Il procedimento 9. Attività a carico del richiedente l’apertura della procedura di amministrazione di sostegno