È alla fine degli anni Quaranta che Vasco Pratolini inizia a concepire il progetto di quel “romanzo napoletano” che persegue almeno sino al gennaio del 1952. Ripetutamente annunciato all’editore Vallecchi come imminente, il romanzo, a più riprese e in vario modo ideato, non fu mai pubblicato e, forse, come tale, neppure scritto. Tuttavia quel progetto torna ad affiorare e perfino a realizzarsi nel testo de L’ammuina, il trattamento che Pratolini scrive, agli inizi degli anni Sessanta, per il film di Nanni Loy, Le quattro giornate di Napoli. Ulteriore esempio dell’attività dello scrittore nel mondo del cinema, L’ammuina, a distanza di oltre cinquant’anni dalla sua stesura e dall’uscita del film, assume una dimensione del tutto autonoma rispetto alla sua originaria destinazione, tanto da poter apparire come il “romanzo napoletano” di Pratolini, quello che l’autore di Cronache di poveri amanti, di Metello, Lo scialo, Allegoria e derisione, e di tanti altri romanzi e racconti che hanno dato lustro alla nostra narrativa, aveva vagheggiato e che ora ci appare, sia pure in altra forma, nelle pagine de L’ammuina.
Vasco Pratolini Scrittore tra i più importanti della letteratura italiana novecentesca ha collaborato, per oltre un ventennio, alla stesura di soggetti e sceneggiature cinematografiche e dai suoi libri sono stati tratti film di notevole qualità e successo.
M. C. Papini Già ordinario di letteratura italiana moderna e contemporanea a Firenze, ha insegnato in varie università europee e extraeuropee. Ha studiato i crepuscolari e l’avanguardia. Esperta di Volponi e Ungaretti, ha esaminato la narrativa e la poesia del Novecento rilevandone i rapporti con pittura, musica e cinema. Autrice di saggi su Savinio, De Chirico, Soffici e di studi sui libretti d’opera, ha introdotto e curato il carteggio tra Ungaretti e Nono, nonché gli scritti sul cinema di Palazzeschi e Anna Banti. Nel 2013 ha organizzato il Convegno su Vasco Pratolini.
Vasco Pratolini Scrittore tra i più importanti della letteratura italiana novecentesca ha collaborato, per oltre un ventennio, alla stesura di soggetti e sceneggiature cinematografiche e dai suoi libri sono stati tratti film di notevole qualità e successo.
M. C. Papini Già ordinario di letteratura italiana moderna e contemporanea a Firenze, ha insegnato in varie università europee e extraeuropee. Ha studiato i crepuscolari e l’avanguardia. Esperta di Volponi e Ungaretti, ha esaminato la narrativa e la poesia del Novecento rilevandone i rapporti con pittura, musica e cinema. Autrice di saggi su Savinio, De Chirico, Soffici e di studi sui libretti d’opera, ha introdotto e curato il carteggio tra Ungaretti e Nono, nonché gli scritti sul cinema di Palazzeschi e Anna Banti. Nel 2013 ha organizzato il Convegno su Vasco Pratolini.