Becchini si nasce? La storia di Lorenzo Paladino si dipana irriverente dal cimitero di Viareggio; è solo un ragazzino di nove anni, ma già duramente provato dalla vita. Accantonati gli studi, dopo varie peripezie, si ritrova a vincere un concorso al Comune come Operatore addetto ai servizi cimiteriali, scoprendo che i cadaveri sono molto più simpatici del previsto: almeno loro, a differenza dei vivi, non chiedono né pretendono nulla. Affronta la morte con familiarità, senza timore, tanto che finisce per guardare a lei e alla vita con la stessa maschera di cinismo e ironia, dietro cui si cela in realtà una gentile profondità di sentimenti.
Il lavoro diventa il metro con cui misurare tutta la vita. L’amicizia è Ste’, un collega con il quale instaura un rapporto di complicità importante, un salvagente inaffondabile nei momenti più difficili. E l’amore, nelle vesti della bella infermiera di un’anziana signora deceduta, è forte e vulnerabile, complicato e tanto semplice al tempo stesso.
Lo stile frizzante e brioso, sensuale e tenero, fa di Lorenzo un personaggio impossibile da dimenticare e il suo divenire uomo, narrato dall’autore come un gioco di prestigio, si rivela un miscuglio di tentazione e consapevolezza.
Un romanzo forte, che attacca deciso e non fa prigionieri, che ruba l’anima e la trasporta in un altro Universo. Si dice che un libro sia buono se prende entro le prime trenta pagine… questo cattura irrimediabilmente alla prima.
Marco Palagi: L’autore crede che l’amore e la felicità siano reali e possibili solo se condivisi senza troppi giri di parole, ingenui e diretti come lo sguardo allo stesso tempo forte e timoroso di un bambino. Del resto, lo diceva anche la splendida Audrey Hepburn: la più grande ricompensa in amore è dare, incondizionatamente.
Vive e lavora in provincia di Lucca. Appassionato di cinema e libri, ha studiato sceneggiatura a Cinecittà presso la Nuova Università del Cinema e della Televisione. Attualmente si occupa di grafica e design.
Il lavoro diventa il metro con cui misurare tutta la vita. L’amicizia è Ste’, un collega con il quale instaura un rapporto di complicità importante, un salvagente inaffondabile nei momenti più difficili. E l’amore, nelle vesti della bella infermiera di un’anziana signora deceduta, è forte e vulnerabile, complicato e tanto semplice al tempo stesso.
Lo stile frizzante e brioso, sensuale e tenero, fa di Lorenzo un personaggio impossibile da dimenticare e il suo divenire uomo, narrato dall’autore come un gioco di prestigio, si rivela un miscuglio di tentazione e consapevolezza.
Un romanzo forte, che attacca deciso e non fa prigionieri, che ruba l’anima e la trasporta in un altro Universo. Si dice che un libro sia buono se prende entro le prime trenta pagine… questo cattura irrimediabilmente alla prima.
Marco Palagi: L’autore crede che l’amore e la felicità siano reali e possibili solo se condivisi senza troppi giri di parole, ingenui e diretti come lo sguardo allo stesso tempo forte e timoroso di un bambino. Del resto, lo diceva anche la splendida Audrey Hepburn: la più grande ricompensa in amore è dare, incondizionatamente.
Vive e lavora in provincia di Lucca. Appassionato di cinema e libri, ha studiato sceneggiatura a Cinecittà presso la Nuova Università del Cinema e della Televisione. Attualmente si occupa di grafica e design.