Primo volume della trilogia ambientata sul lago di Como, con protagonista Elisa Vanelli.
L'amore imperdonabile che inquietava il paese aveva un nome e un volto: Elisa Vanelli, 25 anni, occhi verdi e lunghi capelli neri. Era la ragazza della locanda del Nibbio, una vecchia osteria sul lago di Como a due passi dal pontile della Navigazione.
Sempre allegra, Elisa Vanelli, un sorriso per tutti e mai un viso imbronciato, nemmeno quando qualche bocca ubriaca sputava oscenità, o addirittura qualche mano tentava di allungarsi sul suo corpo ancora fragile.
"Fin quando ci sarò io, non hai nulla da temere", la rassicurava il padre Demetrio, ma la sera del 12 novembre 1957 lui non c'era.
"Il diavolo è arrivato in paese. Dio ci salvi. C'è il diavolo in giro per le case", sentenziò il vecchio parroco don Gervasio e, per tutta la notte, l'ombra del maresciallo Calogero Spina continuò a muoversi dietro la finestra della caserma.
La locanda ormai era tornata buia e c'era soltanto una luce accesa al piano di sopra, nella stanza dell'Elisa.
L'amore imperdonabile che inquietava il paese aveva un nome e un volto: Elisa Vanelli, 25 anni, occhi verdi e lunghi capelli neri. Era la ragazza della locanda del Nibbio, una vecchia osteria sul lago di Como a due passi dal pontile della Navigazione.
Sempre allegra, Elisa Vanelli, un sorriso per tutti e mai un viso imbronciato, nemmeno quando qualche bocca ubriaca sputava oscenità, o addirittura qualche mano tentava di allungarsi sul suo corpo ancora fragile.
"Fin quando ci sarò io, non hai nulla da temere", la rassicurava il padre Demetrio, ma la sera del 12 novembre 1957 lui non c'era.
"Il diavolo è arrivato in paese. Dio ci salvi. C'è il diavolo in giro per le case", sentenziò il vecchio parroco don Gervasio e, per tutta la notte, l'ombra del maresciallo Calogero Spina continuò a muoversi dietro la finestra della caserma.
La locanda ormai era tornata buia e c'era soltanto una luce accesa al piano di sopra, nella stanza dell'Elisa.