Ambientato a Ivrea sul finire degli anni Cinquanta, "L’amore mio italiano" racconta la storia di due relazioni sentimentali, una coniugale, l’altra adulterina, vissute nell’euforia del boom economico tra Paolo, dirigente aziendale, sua moglie Dina e un’impiegata, Daniela. Corrosivo e problematico, il romanzo è una riflessione sulla società del benessere, sul “miracolo italiano” e sulle sue promesse di felicità. Soprattutto è un libro con una pronunciata dimensione utopica (ancora più evidente nella presente nuova edizione), filtrata attraverso lo sguardo di un intellettuale che lavora per una grande industria.