Maria Messina (1887-1944) è tra le scrittrici basilari della storia della letteratura italiana del primo Novecento; è quindi censita in "Le Autrici della Letteratura Italiana".
Scrisse il suo ultimo romanzo, questo, nel 1928, colpita dalla sclerosi multipla in stadio avanzato. Il romanzo, come altre sue novelle, tratta delle relazioni d'amore, e della condizione femminile.
La vicenda si svolge ad Ascoli Piceno nell’ambito della piccola borghesia segnata da difficoltà materiali e da carenze affettive. Due sorelle, tristi della loro solitudine, cresciute tra un padre vecchio e malato, una madre soverchiata dai dolori e dalle disgrazie e un fratello ritardato, consumano la loro sconfitta. Nessuna delle due incontrerà quella felicità che si identifica con l’amore, negato da un destino beffardo. Di caratteri opposti, Miriam, dolce e sottomessa, Severa, battagliera e aggressiva,di diversi sentimenti e aspirazioni, esse si trattano con rancore e diffidenza.
Scrisse il suo ultimo romanzo, questo, nel 1928, colpita dalla sclerosi multipla in stadio avanzato. Il romanzo, come altre sue novelle, tratta delle relazioni d'amore, e della condizione femminile.
La vicenda si svolge ad Ascoli Piceno nell’ambito della piccola borghesia segnata da difficoltà materiali e da carenze affettive. Due sorelle, tristi della loro solitudine, cresciute tra un padre vecchio e malato, una madre soverchiata dai dolori e dalle disgrazie e un fratello ritardato, consumano la loro sconfitta. Nessuna delle due incontrerà quella felicità che si identifica con l’amore, negato da un destino beffardo. Di caratteri opposti, Miriam, dolce e sottomessa, Severa, battagliera e aggressiva,di diversi sentimenti e aspirazioni, esse si trattano con rancore e diffidenza.