In uno stimolante intreccio di generi, L’AMORE PREGIUDICATO illustra la condizione delle donne e degli omosessuali sotto il regime fascista, narrando le vicissitudini romanzesche di una famiglia siciliana dell'epoca. Il Ventennio mussoliniano ha segnato enormemente il corso dell'emancipazione di alcune categorie sociali in Italia, imponendo norme e comportamenti di aperta chiusura verso quelle libertà individuali che cozzavano contro le sue strutture autoritarie.Ma la “banalità del male”, per usare una definizione di Hannah Arendt, non ha fatto altro che alimentare una catena di odio e sensi di colpa. Non a caso, tutti i protagonisti del romanzo finiscono vittime delle convenzioni sociali o della propria incapacità a confrontarsi e ad accettare l'altro. Una lezione, questa, da tenere sempre a mente, oggi più che mai.